Le regole per viaggiare in sicurezza

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L’Organizzazione Mondiale del Turismo ha stimato che nel 2013 i turisti internazionali sono cresciuti del 57%, con un miliardo di spostamenti in direzioni diverse in tutto il mondo. Questi spostamenti hanno ripercussioni dal punto di vista sia sociale sia culturale: viaggiare significa affrontare ambienti diversi da quello in cui si vive abitualmente con possibili problematiche di tipo sanitario.
http://www.ontit.it/opencms/opencms/ont/it/stampa/in_evidenza/Presentazione_del_XIX_Rapporto_sul_Turismo_Italiano

Quando parliamo di turisti internazionali non ci riferiamo soltanto ai vacanzieri ma anche a studenti che si spostano per specializzazioni, a espatriati, a immigrati, a rifugiati, a esiliati politici, a persone in cerca di lavoro, a operatori di Organizzazioni internazionali di aiuto come Emergency, Unicef, Croce Rossa: persone definite “Human Mobile Population” dall’ Orga-nizzazione Mondiale della Sanità.
Naturalmente quando gli spostamenti sono verso i Paesi industrializzati non ci sono grosse preoccupazioni, perché gli standard dei sistemi igienici sanitari di questi paesi sono elevati. Il problema nasce con i quando ci si sposta in Paesi in via di sviluppo, dove i livelli standard dei sistemi igienici sanitari sono molto bassi.
Sarebbe bene che ogni viaggiatore costruisse un percorso guida e prendesse atto delle differenze esistenti in questi Paesi rispetto al suo; che seguisse i consigli di un operatore sanitario con vaccinazioni (obbligatorie per poter avere l’autorizzazione all’espatrio) o quanto altro suggerito per un soggiorno all’estero confortevole.
Le malattie tropicali rappresentano sicuramente dei grossi problemi, non sottovalutiamo però altri fattori quali le variazioni di altitudini, le temperature, il sonno/veglia, la pressione atmo犀利士
sferica, gli sforzi eccessivi, i cibi diversi etc.
Uno dei problemi più comuni a chi viaggia è la “diarrea del viaggiatore”, causata da agenti batterici e parassiti (Africa, Africa, America Latina, Europa Orientale). Molti fastidi e malattie li potete evitare con una semplice ma ferma regola: evitare di mangiare tutto ciò che non è possibile far bollire”.
1) Bere acqua purificata con anidride carbonica
2) Mangiare cibi ben cotti e molto caldi, per evitare che durante il raffreddamento possano
essere contaminati
3) Mangiare frutta la cui buccia è spessa, che provvederete voi a sbucciare, evitando le
macedonie già pronte.
4) Non mangiare insalate di verdure crude, evitando soprattutto i vegetali con foglie.
5) Non mettere nelle bevande ghiaccio che potrebbe derivare da acqua non potabile o dal rubinetto.
6) Mangiare soltanto latte e latticini pastorizzati.
7) Non mangiare molluschi e pesce in generale non cotto.
8) Non mangiare cibo venduto per strada.
9) Asciugare i bordi esterni delle lattine messe nel frigo o nell’acqua per tenerle al fresco.
10) Usare acqua bollita o imbottigliata quando dovete assumere medicine.

La dott.ssa Simonetta Neri, farmacista esperta di medicina del viaggio, ha anche predisposto una “scala del rischio alimentare”:

ALTO RISCHIO (dal più al meno rischioso)
a) Dessert (specie se con creme non cotte)
b) Acqua di rubinetto
c) Cubetti di ghiaccio
d) Frutti di mare precotti
e) Formaggi
f) Piatti freddi
g) Salse calde
h) Insalate
i) Verdure crude
l) Latte

BASSO RISCHIO (dal meno al più rischioso)
a) Caffè, the (serviti caldi)
b) Cibo servito a una temperatura > di 60° C
c) Frutta sbucciata da sè
d) Spremute di frutta
e) Acqua gassata e bibite gassate in genere
f) Pane
g) Acqua imbottigliata non gassata
h) Burro

L’IGIENE DEL TURISTA
Quando si viaggia, non soltanto si deve fare attenzione al cibo che si mangia; anche l’igiene personale deve essere curata con più attenzione:
Quando fate la doccia non ingerite l’acqua.
– Lavate le mani accuratamente con sapone o gel disinfettante.
– Per le donne (molto portate alle irritazioni e infezioni intime): fate attenzione alla sabbia,
  all’acqua del mare, al costume umido indossato per molto tempo; all’esposizione al sole
  durante le camminate in montagna, al calore e all’umidità, che possono provocare arrossamenti
  e irritazioni.
– Dopo i bagni al mare fate subito docce di acqua dolce.
– Usate detergenti delicati e specifici per l’igiene intima (che è bene fare almeno due volte al
  giorno).
– Preferite la biancheria di cotone o di lino per garantirvi protezione e freschezza.

Sicuramente non è stato detto tutto; ora avete però una visione più generale di ciò che potrebbe accadere durante un viaggio. Le donne tengano presente che il “bidet” non sempre è presente all’estero.
Portate con voi questo vademecum, potrebbe essere utile un ripasso.
Buon viaggio a tutti.

Luciana E.