Contratti pre-convivenza per le coppie di fatto

contratti

Cari lettori,

qualcuno ha raccolto gli  inviti che  da più parti sollecitavano la regolamentazione per la tutela dei diritti delle coppie di fatto.  Non il nostro Legislatore, che pare sia affaccendato in altro, ma il Consiglio Nazionale del Notariato, il quale ha predisposto dei contratti che possono essere stipulati dalle coppie di fatto prima di iniziare una convivenza. Si tratta di uno strumento di diritto privato che ha lo scopo di regolare i rapporti patrimoniali ed economici tra i due conviventi, senza per questo, doversi sottoporre al vincolo del matrimonio.

Nei patti si potrà stabilire quali diritti e quali doveri incombono su ciascuno dei  conviventi durante il periodo della convivenza, per esempio chi dovrà pagare i canoni di locazione se sono in affitto, a chi intestare la proprietà dei beni mobili e immobili acquistati in costanza di convivenza.

 In caso di separazione i conviventi non dovranno più litigare (o si litigherà di meno) perché si darà seguito ai patti stipulati.

 Clausole contrattuali particolari possono essere inserite secondo le esigenze dei  conviventi che, come si può immaginare, sono diverse per ogni coppia di fatto. Ad esempio si possono inserire clausole per stabilire l’assegno di mantenimento al partner che ha un minor reddito dopo la separazione oppure l’impegno di occuparsi della salute dell’altro convivente, anche se ormai divisi.

Il nostro Legislatore (il Parlamento), da più di un anno sta esaminando una proposta di legge che ha l’obiettivo di garantire il convivente più debole in caso di separazione. La proposta non ha l’intento di costituire un nuovo istituto giuridico qual è il matrimonio: ha lo scopo di far inserire nel codice civile i “patti di convivenza” per dare tutela al convivente economicamente più debole.

Documentazione da esibire al notaio in caso di ricorso ai “Patti contrattuali”:

-Carta d’identità

-In caso di separazione: “i certificati che attestano “lo stato civile” del soggetto

-La tessera sanitaria

Tutti i documenti relativi ai rapporti che i conviventi vogliono disciplinare, ad esempio: proposta per  acquisto casa, contratto di affitto etc.

Quanto costano?

Non esiste una tariffa unica perché non esiste un contratto standard; le spese variano a seconda di ciò che si va a stipulare e inserire nel contratto. Sarà bene chiedere un preventivo di spese al notaio prima di presentarsi per la stipula notarile.

Quanto durano i” contratti di convivenza”?

Sono della stessa durata della convivenza; quando si porrà fine alla convivenza i contratti inizieranno a esplicare la loro efficacia.

A chi rivolgersi:

Il Consiglio Nazionale del Notariato ha organizzato una serie di incontri aperti alle persone che vogliono conoscere il funzionamento dei patti contrattuali. Il primo incontro si è tenuto il 30 novembre. Molte sono le città interessate alla divulgazione  sia al Sud che al Nord dell’Italia.

Per ulteriori informazioni rivolgersi al sito www.contrattidiconvivenza.it

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