Gli aumenti ISTAT sugli immobili dati in locazione

   risparmio    istat

 

Se il proprietario di un immobile (appartamento, magazzino, garage, negozio) lo ha concesso in locazione a terzi, può ogni anno aumentare il canone nella misura dell’aumento ISTAT. Il recupero della variazione della percentuale ISTAT  è stato introdotto  per salvaguardare il potere di acquisto del denaro che, con l’andar del tempo, diminuisce, perde cioè il suo valore di acquisto. E’ come dire che 10 euro dell’anno 2013 acquistano più beni  e servizi sul mercato rispetto a 10 euro del 2014 e che l’incremento ISTAT permette di colmare il divario tra il valore del 2013 e il valore del 2014 dei 10 euro.

È bene sapere che l’incremento sul canone di locazione cambia secondo il contratto posto in essere. Infatti:
1)
Per chi ha il contratto concordato, il tipico 3+2, la legge prevede che il canone sia rivalutabile con un adeguamento annuale pari al 75% della rivalutazione ISTAT.

2)
Per coloro invece che hanno dato origine a un contratto libero, 4 + 4 anni, l’incremento Istat che potrà essere applicato è pari al 100% della rivalutazione ISTAT.

3)
Per le locazioni di uffici, negozi, depositi, box auto, la percentuale annuale (salvo i contratti superiori a 6 anni) rimane fissata al 75%.
Onde evitare contestazioni successive, è consigliabile che le modalità per l’applicazione del calcolo di adeguamento siano riportate nel contratto al momento della stipula.
L’incremento del canone di locazione non è calcolato una tantum ma su base annua, cosicché si avrà un vero e proprio aumento del canone di locazione ogni anno, fino alla fine del contratto. In caso di rinnovo contrattuale, l’aumento ISTAT non preclude la variazione del canone base di locazione al quale, dopo il rinnovo e secondo quanto previsto dal contratto, sarà nuovamente applicata la percentuale di incremento del costo della vita.
Per calcolare la percentuale da applicare al canone di locazione occorre tener conto del mese in cui il contratto scade.
L’ISTAT pubblica normalmente tre indici:
1)
l’Indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC);

2)
l’Indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati al netto dei tabacchi (FOI);

3)
l’Indice dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi membri dell’Unione europea (IPCA).
Le variazioni Istat sono pubblicate di mese in mese sulla Gazzetta Ufficiale. Comunque per essere aggiornati sull’andamento del FOI (utilizzato per i contratti di locazione e non soltanto) si può tranquillamente fare riferimento ai dati che il Sindacato Inquilini Casa E Territorio (Sicet) pubblica con regolarità.
Facciamo qualche esempio:

• Se la variazione pubblicata relativa al mese di luglio 2014 è dello 0,1 rispetto al luglio 2013, l’incremento percentuale da applicare ai fini dell’adeguamento dei contratti di locazione è pari a 0,075% (75% dello 0,1%).

• Se la variazione pubblicata relativa al mese di giugno 2014 è dello 0,3 rispetto al giugno 2013, l’incremento percentuale da applicare ai fini dell’adeguamento del contratto di locazione è pari a 0,225%, (75% dello 0,3%).

• Se la variazione registrata rispetto allo stesso mese dell’anno precedente è del 2,0% e il canone di locazione è di euro 1.000,00, il 75% della percentuale è uguale a 1,50.
Applicando al canone in essere (euro 1.000,00) l’adeguamento dell’1,50%, avremo un canone aggiornato pari a euro 1.015,00.

Conosciamo più da vicino seppur in modo superficiale questo istituto di ricerca pubblico: l’ Istituto Centrale di Statistica.
È stato istituito con la Legge 9 luglio 1926 n. 1162, con lo scopo di raccogliere in forma organizzata i dati essenziali dello Stato. Con decreto legislativo del 6 settembre 1989 n. 322, l’ISTAT è stato riorganizzato a seguito dell’istituzione del Sistema Statistico Nazionale (SISTAN), che ha dettato i compiti e l’organizzazione dell’ISTAT e ne ha cambiato anche la denominazione in Istituto Nazionale di Statistica. Si occupa dei censimenti sulla popolazione, sull’industria, sull’agricoltura, sui servizi. L’adeguamento ISTAT interessa molti altri ambiti oltre a quelli riguardanti i contratti di locazione; ad esempio l’incremento è applicato all’assegno di mantenimento dei figli o della moglie in caso di separazione, alla rendita INAIL e alla pensione, per quest’ultima, da quando è stata bloccata la scala mobile.
L’ISTAT quindi ha un ruolo importante nella vita della collettività. I dati comunicati sono immediatamente diffusi anche dai mass media e utilizzati dal governo in carica in quel momento, dalle autorità comunitarie e dalle organizzazioni internazionali.
I dati sono capaci di descrivere le condizioni sociali, economiche, demografiche e ambientali del Paese nonchè i cambiamenti che avvengono in esso, con il vincolo del più rigoroso rispetto della privacy.

Luciana E.

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