In questi giorni mi sono divertita a scattare foto per immortalare i colori che la natura ci offre.
Mi trovavo in un vivaio di piante e non ho potuto non fotografare questi fiori meravigliosi che sono appunto i crisantemi. Purtroppo hanno avuto la “sfortuna” di sbocciare in ottobre e a novembre, ragion per cui in Italia sono utilizzati per ornare le tombe dei defunti, rendendone l’utilizzo decisamente funesto e poco allegro.
Ricordo che mio padre non li ha mai messi sulle tombe dei suoi cari defunti e, io a mia volta non li ho mai messi sulla sua tomba, eppure sono bellissimi, coloratissimi e di svariate forme, hanno un effetto scenografico notevole; la loro bellezza è spesso sottovalutata, anche se sono particolarmente appariscenti.
I crisantemi sono dei fiori un po’ speciali, il nome in greco vuol dire “fiore d’oro”; ne esiste una decina di specie che fioriscono proprio quando la giornata è più breve e le ore di luce sono davvero ridotte. Originari dell’Asia, alla loro specie ne appartengono anche molte altre tra cui le margherite e gli astri, caratterizzati da corolle grandi e petali enormi e carnosi, sottili e lineari, a pompon, piatti.
Anticamente e tradizionalmente, in tutto il resto del mondo, il crisantemo è sempre stato simbolo di gioia, festa, vitalità; in Asia, questi splendidi fiori sono utilizzati per i matrimoni e per le celebrazioni più importanti; anche in gran parte dell’Europa centrale sono tra i fiori più regalati, e hanno lo stesso significato delle rose. Se vi trovate in Inghilterra e avete in dono un mazzo di crisantemi rossi, consideratelo una dichiarazione d’amore.
Anche in Corea e in Cina il crisantemo è il fiore dei festeggiamenti. Nel Hua Ching (Il libro dei fiori) pubblicato in Cina nel 1688, sono elencate 154 varietà.
In Europa è stato importato, nel 1789, da un negoziante di Marsiglia, certo Blanchart, che tornando da un viaggio in Cina ne portò con sé qualche pianta.
In Giappone è il fiore nazionale; la sua bellezza è celebrata ogni anno dall’Imperatore che, in occasione della fioritura, apre al pubblico i giardini della Reggia, presentando le varietà più recenti a tutti gli invitati.
In questi paesi, e in oriente in generale, il crisantemo simboleggia la vita e si può trovare in diverse opere d’arte quali dipinti, lavori letterari, ricami e drappi. Il paese del Sol Levante è stato il primo a creare un giardino dedicato esclusivamente alla coltivazione di crisantemi. Ancora oggi, visitando il Giappone, se ne possono osservare alcuni molto belli.
In Italia, il significato di gioia e festività è attribuito a un solo crisantemo: la margherita, una pratolina bianca con il centro dorato, che viene utilizzata anche per preparare bouquet gioiosi e mazzi benauguranti.
Luciana E.